mercoledì 3 ottobre 2012

Festa a Marezzane ma il caso non è chiuso


MARANO. Domenica l'annuale manifestazione contro gli scavi
La difesa della collina resta al centro della marcia

Con l'arrivo dell'autunno torna puntuale la manifestazione «Marezzane non si tocca», con l'obiettivo di sensibilizzare gli enti e salvarla dagli scavi da parte della Cementirossi, per l'estrazione della marna. Sulla questione degli scavi sulla collina vi sono diversi ricorsi: la zona ricade nella zona protetta del Parco naturale. L'appuntamento è per domenica 7 ottobre, a Malga Biancari di Marano di Valpolicella. Ad organizzare la festa sono l'associazione Valpolicella 2000 e il Comitato Fumane Futura, cui si è aggiunto quest'anno anche il Gruppo italiano ricerca orchidee spontanee, il Giros, che nella collina di Marezzane ravvisa il luogo ideale per il proliferare di nuove specie spontanee, grazie al microclima e alle vicine coltivazioni biologiche. Si farà festa dalle 10 fino a sera. In mattinata la Cooperativa Hermete sarà presente col Ludobus, con giochi per bambini e grandi. Alle 10 escursione sul ponte tibetano, mentre alle 11 la consueta passeggiata sulla collina per mostrare il paesaggio con gli scavi attualmente visibili e per valutare quanto verrebbe «mangiato» dalle ruspe. Poi gnocchi di malga per tutti, giochi sui prati, con laboratori per i più piccoli. Dalle 15, i numerosi movimenti e associazioni presenti, parteciperanno ad «Ascoltando la terra», momento di discussione sui problemi locali. La giornata terminerà con il risotto all'amarone, alle 18.30. «Le vittorie ottenute al Tar, al Consiglio di Stato e il parere negativo espresso dalla Soprintendenza contro lo scavo di Marezzane non bastano», dicono gli organizzatori. «Cementirossi, infatti, ha presentato ricorso contro la Soprintendenza e sta cercando nuove vie, istituzionali, confronti con Prefettura e Provincia, per poter riprendere gli scavi a Marezzane. A ciò si aggiunge la recente nota del ministero dell'Ambiente che indica che vengano bruciati rifiuti nei cementifici, un affare molto lucroso per i cementieri. La collina purtroppo, è ancora in gioco, e oggi siamo più che mai ad un bivio. Per questo è importante convergere ancora a Marezzane per ribadire, che Marezzane non si tocca, perché quest'area rappresenta tutte le contraddizioni della nostra valle».

Giancarla Gallo
L'Arena 02/10/2012

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