martedì 21 febbraio 2012

Una «nuova» orchidea fa capolino nel Veronese


di Vittorio Zambaldo

Recenti ritrovamenti anche sul monte Bellocca e alla Purga di Bolca. Una sessantina le specie spontanee presenti sul territorio

L´orchidea spontanea «Epipactis autumnalis» | Gianni Faccioli, ricercatore del Giros, con ...
Sapevano che non si sarebbe potuta nascondere a lungo e alla fine i ricercatori del Giros (Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee) sezione Monte Baldo, coordinati da Ennio Agrezzi, l´hanno avuta vinta trovando nell´anno delle Foreste appena concluso, in tre località della Lessinia orientale, l´Epipactis autumnalis, un´orchidea spontanea rinvenuta per la prima volta da Daniele Doro nel 2007 in provincia di Vicenza, sulle dorsali delle Valli del Chiampo e dell´Agno, ma finora assente nel Veronese.
In quello stesso anno, alla scoperta di Doro si affiancò quella di Agrezzi, Massimo Ovatoli e Luciano Bongiorni dell´Epipactis thesaurensis, dal nome del Monte Tesoro a Sant´Anna d´Alfaedo, dove per la prima volta era stata osservata questa nuova specie di orchidea spontanea finora trovata solo sui Monti Lessini. La pubblicazione sul prestigioso Journal Europäischer orchideen, considerato la Bibbia del settore, aveva dato la consacrazione mondiale delle due nuove specie. I ritrovamenti di Epipactis autumnalis e thesaurensis hanno confermato che le due specie sono gli unici endemismi di orchidee per il Veneto. L´Epipactis thesaurensis è stata cercata nelle confinanti zone trentine e vicentine ma con esito negativo, mentre per l´autumnalis solo nell´agosto di quest´anno c´è stato il primo esiguo ritrovamento, da parte di Daniele Doro, sul Monte Calvarina in un bosco che confina con i Comuni di Roncà, San Giovanni Ilarione e Chiampo, per alcune decine di metri in territorio veronese. Altri recentissimi ritrovamenti (almeno 40 piante, qualcuna ancora con boccioli e fiori aperti) sono stati registrati nel mese di novembre sul Monte Bellocca, nel Comune di Tregnago e a dicembre sulla Purga di Bolca (oltre 50 piante, di cui qualcuna ancora con boccioli).
L´Epipactis autumnalis fiorisce, vegeta e si riproduce in condizioni insolite per la maggior parte delle orchidee spontanee europee: generalmente vive su un terreno acido basaltico con associazione di nocciolo, iniziando le prime fioriture nel mese di agosto e protraendosi fino al mese di dicembre sempre nel medesimo posto. Il nome conferitole è giustificato dal periodo autunnale di fioritura. L´altezza delle piante varia da 12 centimetri a oltre mezzo metro, ha infiorescenze da 5 a più di 25 fiori, con sfumature che vanno dal bianco verdastro al rosato.
Ennio Agrezzi, Massimino Ovatoli, Renzo Dall´Aglio, Giovanni Dorizzi e Gianni Faccioli sono i ricercatori del Giros veronese che si dedicano con soddisfazione all´attività svolta negli ultimi dieci anni, periodo in cui trovando ben sette specie e sottospecie nuove hanno arricchito di scoperte e conferme la conoscenza della biodiversità di casa nostra. Nel Veronese sono una sessantina le specie di orchidee spontanee presenti, un numero consistente grazie anche alla fortuna di poter contare su livelli vegetazionali diversi, da quello mediterraneo in riva al lago di Garda fino a quello alpino e glaciale sui versanti del Monte Baldo, della Lessinia e del gruppo del Carega. Dentro o fuori i parchi sono comunque specie protette, minacciate dal pascolo libero e dall´azione dell´uomo con cave e lottizzazioni. Se si considera che l´area basaltica di Roncà e la Purga di Bolca sono eccellenze già protette dal Parco Naturale regionale della Lessinia e che il Monte Bellocca, vulcano spento di eccezionale valore paesaggistico e naturalistico, è stato più volte minacciato dal rischio di apertura di cave e miniere, si capisce anche l´importanza di questi ritrovamenti che confermano l´unicità dei siti e la preziosità della biodiversità che conservano. Lo stesso è valso per il sito di Marezzane, dove anche il ritrovamento dell´Epipactis thesaurensis sul Monte Noroni, nel comune di Marano di Valpolicella, ha contribuito a fermare i propositi di escavazione del cementificio di Fumane. 

L'Arena - Lunedì 13 febbraio 2012

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