mercoledì 16 marzo 2011

Le conseguenze del cemento

Cari amici,
è in stampa il libro “Le conseguenze del cemento”, nel quale ho raccolto tre anni di inchieste e reportage sui temi dello sfruttamento delle cave, del legame tra produzione di cemento e incenerimento di rifiuti, della cementificazione del territorio che oggi prende forma sempre più “complesse” e “innovative” (dagli stadi-centri commerciali ai porti resort, passando per l'occupazione degli scali merci delle stazioni ferroviarie).
Quella che il libro prova a dare, in 176 pagine, è una lettura complessiva di questa vicenda, consapevoli che -come ho scritto nel prologo- “l'Italia è una Repubblica fondata sul cemento”.




Il motivo fondamentale di questa lettera è, però, quello di ringraziarvi, con le stesse parole che ho usato all'interno del libro:

Questo libro è dedicato a tutte le persone che animano i comitati che abbiamo incontrato nello scriverlo, e al loro lavoro di "sentinelle” contro la distruzione dell’ambiente e per la tutela del paesaggio. Un impegno che oggi corrisponde, né più né meno, al “salvataggio dell’Italia” dall’arrembaggio piratesco dell’interesse privato.

C'è, tra di voi, chi mi ha scritto che non è piacevole essere protagonisti di un libro che spiega -recita il sottotitolo- “perché l’onda grigia cancella l’Italia”, raccontando “protagonisti, trama e colpi di scena di un copione insostenibile”. Ha ragione, ma l'obiettivo che ci siamo posti e quello di aiutare altri a diventare “sentinelle”, per rispondere in modo più efficace all'accelerazione di tutti i processi di aggressione al paesaggio.

Vi allego una scheda del libro, e v'invito -alla prima occasione possibile- a sfogliarlo: è costruito come un film, coi “titoli di testa”, gli “attori protagonisti”, un “antefatto”, una “scena madre”, il “colpo di scena”. Oltre al racconto dell'azione dei comitati in ogni paragrafo, c'è un capitolo a parte -“arrivano i nostri”- nel quale si descrive, uno per uno, ogni realtà. Arrivate prima dei “titoli di coda”, affidati ad un bel dialogo su bellezza e paesaggio con il professor Salvatore Settis, autore di un testo fondamentale “Paesaggio Costituzione cemento” uscito lo scorso anno per Einaudi.

A presto,
Luca Martinelli

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